30 Apr La stagione del pomodoro

Massì dai, lo avrete anche voi quell’ingrediente, quel piatto, che come la madeleine vi porta in tempi e luoghi cari, ahimè lontani… il mio è basic: essenziale, semplice, schietto, ma anche base fondante della nostra cultura gastronomica.
Il pomodoro.
Per me vuol dire Liguria, mare, baci, la nonna, gli amori, i divieti, la giovinezza costretta tra l’immaturità e la voglia di arrivare a oggi… che mi vorrei riportare li dov’ero.
E se soffriggo i pelati in aglio vecchio e cipolle invernali da ottobre a maggio, ora, a breve, riprenderò a mangiarlo crudo. Succoso, profumato, piccante, croccante, farinoso, intero o a fette, scondito a morsi, pomodoro I love U!
Nell’attesa però mica posso morire secca… e queste giornate di primavera, seppur ancora ballerine, mi fanno voglia di sole, colore e freschezza.
Non importa cosa ci mettete, ma che sia fresco, di stagione, scelto con cura. Perché voi valete. 😀
Un pezzettino di peperone (lo so, non lo faccio più giuro); delle cimette di broccolo appena sbollentate, cipollotto rosso fresco affettato e lasciato a bagno una notte in frigo (o poche ore in acqua e ghiaccio), il resto delle fragole, le cime fiorite del timo, la maionese vegetale light e la purea di umeboshi per condire.
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