Trito vegetale o ragout di carote?

Parrebbe che se lo chiami Ragù è il sugo di carne, se lo chiami Ragout può essere anche senza carne, perchè di fatto è altra cosa, è francese. 🙂

Ciò che li accomuna -e che ci interessa- è la cottura lenta a fiamma bassa, dunque ci siamo. E poi così bypassiamo quella spiacevole faccenda di chiamare blabla-vegetale quei piatti che si ispirano alla originaria variante con carne ma fatti per vegetariani.

Ragout di carote

Carote 6 circa
Barbabietola
Funghi prataioli 200 g circa
Foglie di sedano
Cipolla o cipollotto
Pomodoro concentrato due cucchiai colmi
Kuzu (opzionale)
Aglio
Olio EVO
Sale marino integrale

Lava e asciuga le verdure. Tagliale grossolanamente a pezzi simili. Nel vaso del mixer inserisci prima la cipolla e l’aglio con le carote e le rape e trita per qualche secondo, poi aggiungi i funghi. Trita fino ad ottenere la dimensione desiderata, ma è importante che i pezzi di carota e barbabietola restino ben visibili altrimenti in cottura si sciolgono creando un sugo.

In una pentola ben calda versa il trito in un paio di cucchiai di olio e lascia soffriggere girando continuamente per pochi secondi. Sciogli il pomodoro in poca acqua e versalo nella pentola, aggiungi un pizzico di sale e lascia sobbollire coperto fino a cottura. Dopo 15 minuti controlla che non si sia asciugato troppo (ma non dovrebbe accadere perchè i funghi perderanno la loro acqua aumentando l’idratazione del sugo).

Kuzu: radice con proprietà addensanti (in cucina) e protettive della mucosa intestinale. Aggiunto a cottura quasi ultimata conferisce una aspetto ‘grasso’ e lucido che aiuta l’occhio di chi è abiutato a sughi molto conditi. Bariamo insomma. 😉 Aggiungerne un cucchiaino precedentemente sciolto in acqua fredda a metà cottura.
A cottura quasi ultimata sminuzza le foglie di sedano e aggiungile, se necessario correggi di sale solo dopo cottura: il pomodoro, il sedano e i funghi aiutano ad aumentare la sapidità.

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